LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
De amicitia, 83
 
originale
 
[83] Itaque in iis perniciosus est error qui existimant libidinum peccatorumque omnium patere in amicitia licentiam; virtutum amicitia adiutrix a natura data est, non vitiorum comes, ut, quoniam solitaria non posset virtus ad ea, quae summa sunt, pervenire, coniuncta et consociata cum altera perveniret. Quae si quos inter societas aut est aut fuit aut futura est, eorum est habendus ad summum naturae bonum optumus beatissimusque comitatus.
 
traduzione
 
83 Ecco perch? chi considera l'amicizia un terreno aperto a voglie e colpe di ogni sorta cade in un pernicioso errore. La natura, invece, ci ha dato l'amicizia come ausilio della virt?, non come complice dei vizi, e lo ha fatto perch? la virt?, incapace da sola di raggiungere il bene supremo, vi pervenisse congiunta e associata a un'altra virt?. E se tra gli uomini c'?, c'? stata o ci sar? una simile unione, bisogna considerarla la migliore e la pi? felice alleanza sulla via del supremo bene naturale.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons